Riflessioni di fine anno: lettera del Presidente
Cari colleghi,
l’anno 2019 volge al termine e sembra ieri quando un anno fa vi scrissi la lettera di fine anno. Non so se è una buona abitudine, ma arrivati alla pausa delle festività sento il desiderio e il dovere di scrivervi e condividere con tutti voi i passaggi più importanti e qualche riflessione. Alcuni di voi mi hanno ascoltato parlare e presentare idee ed obiettivi della FIMP durante l’anno in occasione dei congressi regionali, che ritengo opportunità importanti per avere un contatto e la conoscenza diretta con il presidente da parte degli iscritti.
Le attività della FIMP si sono sviluppate come sempre su aspetti politici, sindacali e scientifici, che senza una attenta valutazione possono sembrare ambiti separati tra loro, ma che non possono esserlo se l’obiettivo è unico, cioè l’interesse e l’affermazione del Pediatra di Famiglia e della Pediatria di Famiglia. Ed è proprio in questa direzione che la dirigenza nazionale, insediatasi nel 2018, ha operato con tenacia e senso di appartenenza, in sintonia al mandato ricevuto dall’ultimo Congresso Sindacale di marzo, che finalmente ha visto una FIMP unita ed unanime, viva e propositiva nelle diversità di pensiero che possono esserci, concorde nel guardare al futuro.
Ed è grazie a questo rinnovato clima di fiducia, nel quale nessuno è escluso e tutti si esprimono, e di cui nel mio ruolo di presidente ringrazio tutti, che si riescono a ottenere risultati e si lavora con rinnovato entusiasmo.
Il 2019 è stato l’anno nel quale la FIMP ha aperto ai giovani, grazie ad una modifica dello statuto con la quale è stata razionalizzata l’iscrizione al sindacato da parte dei colleghi specializzandi e dei giovani pediatri in attesa di incarico, prevedendo una apposita sezione. Per la prima volta abbiamo avuto la loro partecipazione in numero significativo al Congresso di Paestum e nel prossimo anno abbiamo già in programma di organizzare eventi formativi e sessioni congressuali dedicate.
Aggiungo, a proposito di statuto, che è stato aggiornato anche con altre modifiche che lo rendono più agile e migliorano la funzionalità interna della FIMP, particolare di non poca importanza. Ci sono altri passaggi, a mio avviso, da migliorare per adeguarsi alla realtà attuale delle istituzioni sanitarie con le quali dobbiamo interfacciarci, quindi spero che questa nuova unità di intenti sia utile anche a rimuovere le passate diffidenze riguardo alle modifiche statutarie.
Dal punto di vista sindacale l’anno si è caratterizzato per il proseguimento delle trattative per il rinnovo dell’Accordo Collettivo Nazionale, dopo una fase di stand-by nei primi mesi dell’anno risolta con l’incarico ad un nuovo Coordinatore SISAC. Conoscete già le mille difficoltà che hanno impedito di arrivare ad un testo di Accordo condiviso accettabile per quanto riguarda la parte normativa senza che i nostri compiti e l’organizzazione assistenziale fosse inquadrata in ambito di rigido controllo e imposizione di funzioni. Come avete appreso da precedenti mie comunicazioni, il contributo delle altre sigle sindacali pediatriche al tavolo delle trattative è stato nullo, se non addirittura controproducente ad una discussione serena e utile al raggiungimento di risultati. Infatti a settembre FIMP ha chiesto ed ottenuto da SISAC di procedere la discussione su tavoli separati, quindi di conseguenza gli altri sindacati sono stati esclusi dal nostro tavolo per cui, data la consistenza maggioritaria della FIMP, sarà quello dove si definirà l’articolato da firmare.
Per la parte economica, l’aumento contrattuale per il comparto della medicina convenzionata è pre-determinato dalle leggi di bilancio e per il triennio 2016-2018 ammonta al 4,23%. L’incremento sarà ripartito in quota fissa e in quota variabile, secondo percentuali ancora da concordare. In più ci saranno riconosciuti gli arretrati del 2018, 2019 e 2020 fino all’entrata a regime.
Dal punto di vista politico è cambiato molto in questo anno perché le vicende governative hanno determinato il passaggio da Giulia Grillo a Roberto Speranza al Ministero della Salute. Di conseguenza FIMP ha avuto la necessità e la difficoltà di instaurare nuove relazioni e stabilire contatti, oltre quella di farsi conoscere in rappresentanza della Pediatria di Famiglia nel contesto più ampio dell’assistenza pediatrica. Devo dirvi, ma credo sia a tutti molto evidente, che il nuovo Ministro ha una attenzione per il futuro del Servizio Sanitario Nazionale che da tempo aspettavamo. L’incontro che ho avuto con lui alcune settimane fa è stato molto positivo e proficuo ed è esitato nell’inserimento della pediatria di famiglia, insieme alla medicina generale, nel finanziamento per le attrezzature diagnostiche negli studi previsto dalla Legge di Bilancio approvata in queste ore. Un risultato importante al fine del riconoscimento dell’importanza dello sviluppo organizzativo dei nostri studi che certamente va oltre gli aspetti economici contenuti nella Legge e investe l’ambito della valorizzazione dei rapporti politici e dell’apprezzamento professionale del Pediatra di Famiglia e delle Cure Primarie in generale.
Molte criticità sono rimaste invece irrisolte nei confronti della SIP, il cui presidente non ha perso occasione di manifestare e scrivere proposte per il futuro della pediatria, ma solo in funzione di rafforzamento dell’attività ospedaliera, ben lontane da uno sviluppo delle Cure Primarie pediatriche che rappresenta l’obbiettivo principale per il quale la FIMP si sta impegnando. Su queste prospettive la FIMP non può essere d’accordo e soprattutto non può essere accettato che per risolvere i problemi dell’ospedale si preveda un conseguente ridimensionamento delle specificità della nostra professione e una diminuzione del valore della prevenzione, appropriatezza e sviluppo del rapporto fiduciario, peculiarità e qualità della Pediatria di Famiglia. La FIMP è disponibile ad un’integrazione tra ospedale e territorio, nell’interesse di una migliore assistenza pediatrica, in particolare per le patologie croniche, ma non allo smantellamento della Pediatria di Famiglia: siamo sicuri che non lo vogliono neppure le Famiglie italiane!
Purtroppo, anche quest’anno i dati ISTAT confermano in modo molto preoccupante la denatalità che oramai perdura, e si incrementa, da circa 10 anni che determinerà una diminuzione sostanziale della popolazione in età pediatrica. Queste prospettive, invece di produrre una seria riflessione e una conseguente programmazione su quale dovrà essere l’effettiva presenza di professionisti pediatri e strutture ospedaliere nel prossimo futuro, sono ulteriormente compromesse dai decisori politici che si oppongono alla chiusura di punti nascita sotto i 500/1000 parti all’anno e di ospedali pediatrici, inutili già oggi, e che ancor più lo saranno tra dieci anni quando i bambini saranno ancor più diminuiti. E’ una riflessione che dovrebbe essere fatta con attenzione e soprattutto obiettività, lasciando da parte interessi di parte e soprattutto evitando di farsi coinvolgere come pediatri di famiglia in attività al di fuori delle Cure Primarie per risolvere i problemi degli ospedali.
Sono a conoscenza che già oggi alcuni pediatri di famiglia sono invitati a fare turni in ospedale a copertura di carenze di organico e per queste attività FIMP ha ricevuto varie richieste di parere da colleghi confusi da diverse interpretazioni legislative in merito alla compatibilità di certi incarichi con la convezione di pediatra di libera scelta. Ritengo che un sindacato importante come la FIMP debba offrire ai suoi iscritti certezze professionali, quindi consigliare di evitare rischi gravi come la perdita della convenzione, che rappresenta certamente il valore professionale primario. Durante le riunioni istituzionali con i segretari provinciali e regionali, FIMP ha suggerito questo atteggiamento in virtù di pareri legali richiesti ed a più confronti in merito con SISAC che hanno tutti evidenziato l’incompatibilità di certe attività. Siamo anche in attesa di una risposta dal Coordinamento della Commissione Salute della Conferenza Stato-Regioni al quale abbiamo richiesto un parere al fine di dirimere definitivamente la questione.
Per quanto attiene alle attività scientifiche della FIMP credo che sia sotto i vostri occhi il lavoro straordinario fatto in quest’anno, con i numerosi eventi formativi specifici sulle esigenze del pediatra di famiglia. I vostri commenti e i vostri ringraziamenti sono stati per noi di grande stimolo a proseguire sulla strada intrapresa. Da sottolineare che FIMP per realizzare alcuni progetti ha ottenuto l’accreditamento presso l’Istituto Superiore di Sanità, a testimonianza del valore scientifico e della serietà con la quale si sono approcciate le varie tematiche, tipo la tematica dei Disturbi del Neurosviluppo e quella di Ambiente e Salute. Il grande successo del nostro Congresso Scientifico a Paestum è stata la ciliegina sulla torta di un anno molto positivo da questo punto di vista e che cercheremo di ripetere nel 2020.
Tante altre cose vorrei dirvi ma mi fermo qui e vi aspetto per gli appuntamenti FIMP in cui potremo incontrarci nel 2020: a Roma per il Congresso Nazionale Sindacale 26-28 marzo e a Baveno (Lago Maggiore) per il Congresso Nazionale Scientifico 14-17 ottobre.
Tra poche ore sarà Natale e concludo questa mia lettera con i miei affettuosi Auguri a voi ed alle vostre famiglie ……arrivederci nel 2020 per un nuovo anno di soddisfazioni ed obiettivi raggiunti
Paolo Biasci