Rinnovo ACN
Care colleghe e colleghi ,
nell'attesa di incontrarci nell’assemblea provinciale del 9 marzo che si terrà alle ore 21 presso i Salesiani, Via Caboto 27, ritengo opportuno anticiparvi brevemente alcune considerazioni .
Questo che stiamo trattando e' un ACN che , come gia' evidenziato ma non da tutti compreso , nell'interpretazione/applicazione della "legge Balduzzi " da parte pubblica ( Ministero , Conferenza Stato Regioni e Sisac ),
con il Patto della Salute ed i due Atti di Indirizzo fino ad oggi stilati , avrebbe previsto nella sua applicazione pesanti ripercussioni economiche , perdita dell'autonomia e un incremento delle ore lavorative per tutti i Pediatri di Famiglia .
In queste ultime settimane alcuni colleghi di altre sigle sindacali e qualcuno , purtroppo , anche all'interno della FIMP , evidentemente non informati ed essendo al di fuori dei giochi o per motivazioni personali e senza coscienza sindacale , nonostante il grave momento di una trattativa delicatissima con la parte pubblica , hanno diffuso tra i PdF FIMP notizie allarmanti non rispondenti alla realta' dei fatti e con l'unico chiaro scopo di delegittimare e mettere in difficolta' chi sindacalmente si stava impegnando a tutti i livelli per salvare il futuro del SSN , della pediatria di Famiglia e di TUTTI coloro che ne fanno parte. .
In sintesi vi ricordo che secondo quanto inizialmente aveva previsto la parte pubblica applicando a suo modo la n. 189 del 2012 "legge Balduzzi " tutti i Pediatri di Famiglia :
1) avrebbero dovuto coprire la fascia oraria 20 - 24 tutti i giorni ed anche una fascia oraria da definirsi per i sabati e domenica giorno.
2) le indennita' attualmente riconosciute sarebbero state riassorbite e " riallocate" e la loro gestione sarebbe state di competenza della parte pubblica Distrettuale o ASL.
3) Le AFT sarebbero state miste con la Medicina Generale e comunque all'interno delle UCCP o in una sede decisa dall'ASL.
4) La gestione delle AFT sarebbe stata di un collega indicato dall'ASL o nella migliore delle ipotesi da un collega della Medicina Generale .
5) Gli obiettivi e l'organizzazione sarebbero stati decisi dalla parte pubblica .
6) Sarebbe andata perduta la capillarita' ed il rapporto di fiducia
7) Perdita economica e di autonomia con peggioramento della nostra qualita' di vita .
8) Nessuna volonta' di modificare il decreto sull'appropriatezza prescrittiva .
9) Nessuna disponibilita' della parte pubblica a trattare mettendo in discussione i punti precedenti .
Essendo a conoscenza di quanto sopra dettagliato chiunque , anche assolutamente digiuno di competenze sindacali , si
sarebbe reso conto che l'applicazione di quei punti avrebbe portato alla rapida scomparsa della pediatria di famiglia come oggi la concepiamo . Nonostante questa evidenza drammatica alcuni anziche' offrire collaborazione e sostegno contribuendo alla causa comune hanno preferito adottare e cercare di diffondere tra gli iscritti FIMP un atteggiamento negativo e di critica distruttiva nei confronti della dirigenza .
Ben cosciente di questi fatti la FIMP agendo rapidamente con accordi e trattative condotte all'interno dell'Intersindacale ma specialmente lavorando in autonomia ad ogni livello ha ottenuto che TUTTI i 9 punti prima elencati , che avrebbero " distrutto " la Pediatria di Famiglia , venissero cancellati.
Contestualmente si e' anche giunti a riaprire su nuove basi una trattativa sindacale tra la Fimp e la Sisac che in sintonia con la Conferenza Stato-Regioni ha previsto una terza riscrittura dell'atto di indirizzo che , con una nuova interpretazione realistica di cio' che la legge prevede , riconosca alla Pediatria di Famiglia l'importanza del suo ruolo e della sua peculiarita' .
Questo e' quanto ancora ieri e' emerso ed e' stato confermato durante un incontro tra Presidente , Vicepresidente e Segretario Sisac con la delegazione Fimp tenutosi a Roma ( della quale facevo parte) e sul quale meglio dettagliero' durante l'assemblea .
Penso che questa sia una risposta sufficientemente chiara affinche' tutti i nostri iscritti comprendano , anche per il futuro , quale sia nella realta' il livello e la (in)capacita' sindacale di chi , sia al nostro interno che all'esterno , ha come unico obiettivo quello di ostacolare e creare intralcio al lavoro della FIMP.
Da segnalare che la parte pubblica e' stata molto colpita dalla alta percentuale di partecipazione dei PdF FIMP allo sciopero di Dicembre 2015 poiche' con oltre 65% di media Nazionale FIMP e' risultato , tra tutti , il sindacato che ha maggiormente aderito e certamente anche questo e' stato uno dei fattori decisivi nel cambio di atteggiamento della Sisac e del Ministero nei nostri confronti .
Benche' siano state date autorevoli e ripetute rassicurazioni dal Presidente Sisac Dott. Pomo sappiamo pero' che finche' un accordo non viene sottoscritto esiste sempre la possibilita' che intervengano variabili e imprevisti percio' lo sciopero per il 17 e 18 Marzo previsto da tutte le sigle sindacali e con l'appoggio della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici ed Odontoiatri e' stato confermato unanimemente nel Consiglio Nazionale FIMP del 28Febbraio a Roma al fine di mantenere alta la pressione sul governo e sulla parte pubblica .
Ben sapendo il sacrificio che scioperando si chiede ai propri iscritti l' impegno nei prossimi giorni della FIMP sara' quello di far tutto il possibile affinche' nei colloqui che settimanalmente sono stati ottenuti ( altro importante risultato!) con la Ministra Lorenzin si verifichino le condizioni per poterlo revocare
Se cio' non si verificasse saremo ancora una volta chiamati come appartenenti alla FIMP a scioperare per dare dimostrazione di coesione e forza sindacale essendo per la difesa della Pediatria di Famiglia , nei fatti, noi l'unico vero e riconosciuto interlocutore della parte pubblica .
Sperando di incontrarvi numerosi invio cordiali saluti .
Buon lavoro a tutti .
Renato Turra .
Segretario Provinciale FIMP Torino